I nomi comuni internazionali sono i nomi ufficiali dati ai farmaci e ad altri prodotti sanitari. Essi sono creati e gestiti dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e sono progettati per fornire un nome coerente e universalmente accettato per un farmaco o un prodotto. Hanno lo scopo di sostituire i nomi proprietari o di marca dati ai prodotti dai loro produttori, che possono variare da un paese all'altro, creando confusione e potenziali rischi per la sicurezza.

Il loro scopo è facilitare la comunicazione tra gli operatori sanitari e altre parti interessate, come le autorità di regolamentazione dei farmaci, i farmacisti e i pazienti. I nomi comuni/generici aiutano a identificare farmaci e prodotti in modo più accurato, riducono il rischio di errori nella prescrizione e nella dispensazione e semplificano il processo di approvazione dei farmaci. Questi nomi sono utilizzati anche per sostenere la ricerca e lo sviluppo, in quanto aiutano a standardizzare i nomi di prodotti nuovi ed esistenti.

I nomi comuni internazionali sono generati da un comitato dell'OMS, composto da esperti in farmacologia, tossicologia, farmacologia clinica e altri campi correlati. Il comitato considera la sicurezza e l'efficacia di un farmaco o prodotto, nonché le sue caratteristiche chimiche e farmacologiche, prima di assegnare una DCI. Le denominazioni comuni sono costituite da un nome generico, tipicamente derivato dalla struttura chimica del farmaco o del prodotto, e da un qualificatore, che può essere utilizzato per differenziare i prodotti con nomi generici simili.

L'OMS aggiorna regolarmente l'elenco delle denominazioi comune approvate al fine di riflettere nuovi farmaci e prodotti e per garantire che esse rimangano coerenti e riconoscibili per gli operatori sanitari e le altre parti interessate. Le DCI sono pubblicate nella pubblicazione International Nonproprietary Names (INN) for Pharmaceutical Substances e sono disponibili anche online.

I nomi comuni internazionali svolgono un ruolo importante nel sistema sanitario globale, poiché aiutano a ridurre gli errori medici, semplificano il processo di approvazione dei farmaci e promuovono l'uso sicuro dei farmaci e di altri prodotti sanitari. Pertanto, essi sono ampiamente riconosciuti e accettati dalle autorità di regolamentazione e dagli operatori sanitari di tutto il mondo.