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Giuseppe De Donno

Giuseppe De Donno (nato a Mantova il 2 luglio 1967, deceduto a Curtatone il 27 luglio 2021) è stato un medico italiano.

Ha frequentato il liceo classico prima di laurearsi in medicina e chirurgia per poi specializzarsi in fisiopatologia, allergologia respiratoria e pneumologia.

Nel 1996 ha iniziato a lavorare presso il reparto di Malattie dell'Apparato Respiratorio del Policlinico dell'Università di Modena.

Nel 2018 è stato nominato primario di pneumologia presso l'ospedale Carlo Poma di Mantova, di cui dal 2013 era dirigente dell'unità di pneumologia.

Ha avuto anche un ruolo in politica, essendo stato vicesindaco di Curtatone dal 2010 sotto il sindaco Antonio Badolato.

È stato uno dei primi a propugnare l'utilizzo del plasma iperimmune come cura per il SARS-CoV-2, inizialmente testato nell'ospedale mantovano e poi diffuso in altri ospedali come il Policlinico San Matteo di Pavia.

In Italia fu fatta una ingiusta campagna di screditamento nel confronto di questo tipo di terapia, a cui De Donno rispose dimostrando l'infondatezza delle critiche che gli erano state portate. 1) 2) Non capiva come mai non ci fosse invece un impegno da parte di tutti per supportare e diffondere in modo più ampio possibile questo approccio, che poteva salvare tantissime vite. 3) 4)

Non riuscì a capacitarsi quando ISS e AIFA promossero uno studio sulla terapia con plasma iperimmune individuando come capofila per l'elaborazione del protocollo di cura Pisa che non aveva una esperienza pari alla sua su di questo, invece che Mantova o Pavia, dove già era stata fatta una sperimentazione molto più ampia e con risultati favorevoli. 5) 6) Lo studio concluse ad Aprile 2021 che non si erano rilevati benefici, lasciando De Donno ancora più amareggiato. 7) Non era stato interpellato per contribuire alla definizione del protocollo terapeutico da applicarsi, quindi niente in realtà si poteva dire sulla validità del protocollo di cura De Donno, ma poi proprio quello studio fu utilizzato in Italia per scoraggiare la diffusione della terapia basata sul plasma iperimmune. Esiste ampia documentazione del fatto che invece il protocollo De Donno, correttamente applicato, stava portando ottimi risultati. 8) 9) 10) 11) 12) Fu una triste pagina della medicina il fatto che avvenne un'operazione evidentemente politica per bloccare una maggiore diffusione del protocollo corretto.

Nell'articolo su De Donno di Wikipedia, sembra essere stata condotta un'opera di censura, nella quale sono stati rimossi sia il riferimento allo studio scientifico a cui aveva partecipato, sia quelli successivi che avevano evidenziato l'utilità della terapia da lui proposta. Pertanto, sembra che l'atto di ostracismo nei suoi confronti stia proseguendo.

De Donno in ogni caso continuò ad essere circondato dall'affetto dei numerosissimi pazienti che aveva efficacemente guarito con le sue cure e da migliaia di estimatori in tutta Italia, ma la sua vita terminò tragicamente il 27 luglio 2021, forse perchè diventato troppo oppressivo il peso di quanto il medico aveva ingiustamente subito fino a quel momento.

Successivamente alla sua morte sono seguiti altri studi 13) 14) che hanno dimostrato che esistono protocolli di cura basati sul plasma iper-immune che si sono dimostrati efficaci nella cura del SARS-CoV-2, come De Donno aveva già verificato, lavorando senza risparmiarsi in corsia.

Il suo sogno più grande è che tra Mantova e Modena possa nascere un centro di ricerca etica, collegato anche con molte altre università. Sarebbe bello che un centro studi di questo tipo possa in futuro portare il suo nome.

it/giuseppe-de-donno.txt · Last modified: 2023/09/07 07:58 by omnipedia